Ludopatia: cos’è e come uscirne?

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Da qualche anno a questa parte, per spiegare un problema sociale che ci riguarda da vicino, hanno dato un nome a chi ha problemi di gioco d’azzardo. Anche se viene chiamata “malattia”, “patologia”, “disturbo”, è usato solo per spiegare meglio che le persone, piuttosto che tenere da parte soldi che potrebbero servire per l’affitto o per altro, lo usano nelle macchinette per cercare di vincerne in doppio o il triplo, e senza che se ne accorgano, sono terminati.

Questo fenomeno è una delle maggiori cause di disoccupazione, povertà e esclusione sociale, per non dire pignoramenti di case e difficoltà in famiglia; tra nord e sud Italia le percentuali non cambiano, anzi aumentano.

Definizione Di Ludopatia

Il sito del Ministero della Salute scrive: “la Ludopatia è l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo, di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto, sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”.

Ovviamente è anche un disturbo del comportamento, che rientra nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi dato che non si riesce mai a smettere.

Nei casi più gravi si può manifestare con sintomi psico- fisici come la depressione, l’ansia, tendenze auto-distruttive fino ad arrivare al suicidio.

Perché Si Gioca?

Che sia per una grave forma di insicurezza, insoddisfazione personale, per curiosità o perché c’è un minimo caso di vincita, in molti entrano in questo tunnel che non porta da nessuna parte, si perde soltanto soldi e fatica.

L’Italia è il terzo paese al mondo nella classifica, nel 2016 gli italiani hanno speso 95 miliardi di euro nel gioco d’azzardo. Una cifra da paura.

Il numero è aumentato forse perché anche internet apre vari portali del gioco d’azzardo e quindi ci si può giocare anche da casa propria o sul posto di lavoro. Inoltre anche in televisione girano pubblicità che favoriscono questo “gioco – perdi – soldi”, e ciò non aiutano per niente.

Lo Stato però è un’ottima rappresentazione di una bilancia perché:

  • Riconosce la ludopatia come una grave malattia
  • Concede troppe concessioni alle case da gioco.

Differenze Tra Un Giocatore Normale E Un Giocatore Compulsivo

L’unica differenza la si può trovare in una semplice frase, il giocatore normale riesce a fermarsi dopo aver provato a giocare, mantenendo la sua dignità sul fatto che non ha perso tutti i soldi del proprio stipendio. Invece il giocatore compulsivo non riesce a smettere.

Esistono Aiuti Per Queste Persone?

Sì. Lo Stato mette a disposizione gruppi di ascolto, numeri verdi, istituzioni, associazioni, anche online, che offrono aiuto e assistenza a queste persone che non vogliono più avere niente a che fare con il gioco d’azzardo.

Ricaderci però è molto facile, è come una dipendenza dall’alcol o dalle droghe.

Ovviamente questi tipi di aiuti sono svolti da persone professionali. Psicologi, psichiatri, psicoterapeuti e avvocati, il loro lavoro è gratuito ed è svolto a offrire sostegno, consulenza e cura alle persone in difficoltà per motivi di gioco eccessivo e sostenere i familiari, amici dei giocatori nel trovare risposte e soluzioni ai loro problemi.