Costruire case con i funghi sembra un’idea uscita da un cartone animato, ma è più reale di quanto si possa pensare. Infatti, la bioedilizia è in fermento e sono molti i materiali al vaglio per sostituire il cemento. Per approfondire questo e altri temi, la sezione news del blog Edilnet raccoglie tutte le novità e curiosità nel settore.
In questo articolo, in particolare, parliamo del micelio, la parte vegetativa dei funghi, che si sta facendo strada come materiale da costruzione biodegradabile e sorprendentemente resistente.
Cos’è il micelio e perché è rivoluzionario per l’edilizia?
In un’epoca in cui il settore edilizio è chiamato a ridurre drasticamente il suo impatto ambientale, la ricerca di alternative al cemento e ad altri materiali ad alta emissione di CO2 è diventata una priorità.
Tra le tante soluzioni sperimentate, proprio il micelio rappresenta una delle più promettenti: cresce naturalmente, può essere modellato in forme diverse ed è completamente compostabile.
Il micelio è la rete sotterranea composta da filamenti fungini (ife), che costituisce la struttura portante dei funghi. È invisibile a occhio nudo quando si trova nel terreno, ma è ovunque: nei boschi, sotto i prati, nelle aree umide.
Ma come si passa da una sorta di rete biologica nel suolo a un materiale da costruzione? Il processo prevede la coltivazione del micelio in stampi, dove viene nutrito con scarti organici (come bucce, segatura o paglia).
Il micelio cresce inglobando il materiale di scarto, formando una massa solida e compatta. Una volta essiccata o trattata termicamente, questa massa assume le proprietà fisiche di un materiale edilizio: leggera ma resistente, traspirante, con buone capacità isolanti.
Il bello è che è un materiale che cresce da sé. Non serve cuocerlo in forno come i laterizi, né cementificare nulla. Basta fornirgli le condizioni ambientali giuste e lui si sviluppa, assumendo la forma desiderata. Un cambiamento radicale rispetto all’approccio industriale tradizionale.
Vantaggi del micelio rispetto ai materiali tradizionali
Uno dei principali vantaggi del micelio è la sua sostenibilità ambientale. A differenza del cemento, la cui produzione è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di CO2, il micelio è a impatto quasi zero. Anzi, può addirittura contribuire a un ciclo virtuoso: assorbe carbonio durante la crescita e si nutre di rifiuti agricoli o forestali.
Inoltre, offre resistenza e versatilità. Se correttamente coltivato e trattato, il micelio può raggiungere una resistenza paragonabile a quella del legno leggero. Inoltre, può essere utilizzato in diverse forme: pannelli per l’isolamento, mattoni per costruzioni, rivestimenti decorativi, persino mobili. È naturalmente ignifugo e resistente all’umidità, due caratteristiche molto apprezzate in edilizia.
Non da ultimo, il micelio è biodegradabile al 100%. Al termine del suo ciclo di vita, non produce rifiuti da smaltire: può essere compostato, tornando alla terra senza lasciare traccia.
Applicazioni pratiche del micelio nelle costruzioni
L’impiego del micelio in architettura è ancora in fase sperimentale, ma i primi esempi concreti non mancano. Alcuni studi di architettura in Europa e negli Stati Uniti hanno già realizzato prototipi di strutture temporanee, pareti divisorie e pannelli isolanti.
Un caso famoso è la Hy-Fi Tower costruita a New York nel 2014, una torre temporanea realizzata interamente con mattoni di micelio, senza l’uso di malta o cemento.
Altri esempi includono padiglioni fieristici, installazioni artistiche e spazi espositivi, ma anche elementi di arredo e componenti per l’interior design, come lampade, pannelli fonoassorbenti e sedute.
Oggi le applicazioni più comuni riguardano l’isolamento termoacustico, un settore dove il micelio si comporta molto bene grazie alla sua struttura fibrosa e porosa. Ma la ricerca sta andando avanti: si lavora per migliorarne la resistenza meccanica e per renderlo competitivo anche in contesti strutturali permanenti.
Dalla cantina alla casa: il fungo fa sul serio
Il micelio non è più solo materia da laboratorio o metafora nei libri di fantascienza: sta diventando una concreta alternativa ai materiali da costruzione convenzionali. È naturale, cresce da solo, si nutre di scarti e può trasformarsi in pannelli, mattoni o isolanti biodegradabili.
Siamo ancora lontani da quartieri interamente costruiti con micelio, ma la strada è tracciata. Con il supporto di tecnologie appropriate e una spinta reale verso la bioedilizia, i funghi potrebbero essere protagonisti dell’edilizia di domani.