Cibo per tutti: che cosa prevede questa campagna della Caritas?

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Purtroppo non tutti gli esseri umani hanno la fortuna di avere una vita facile: troppi popoli e troppe persone ancora oggi sono costretti a soffrire la fame, e spesso vivono questa condizione nel silenzio più assoluto. Seguendo l’appello di Papa Francesco, alcune associazioni e movimenti cattolici italiani hanno deciso di organizzare una campagna di sensibilizzazione e formazione.

Oltre a Caritas Italiana, la campagna Cibo per tutti è promossa da tante altre organizzazioni: diocesi, ONG ed organismi di volontariato. L’obiettivo è quello di mettere in atto iniziative per far conoscere le questioni relative alla fame ed alla crisi nel mondo, in modo da poter trovare delle soluzioni pratiche in termini di impegno sociale e provvedimenti politici.

Gli obiettivi della campagna Cibo per tutti

Il Pontefice ha lanciato un forte appello diretto all’intera umanità: bisogna darsi da fare per eliminare le reali cause della fame e di tutte le forme di disuguaglianza. Bisogna anche porre dei limiti ad un sistema finanziario ormai alla deriva e trovare delle risposte alle esigenze di giustizia e di equità, messe ancor più a repentaglio dalle recenti crisi.

Come si può intuire dal nome della campagna Cibo per tutti, il punto principale da cui bisogna partire è cercare di risolvere il problema della fame che purtroppo colpisce un’ampia fetta della popolazione mondiale. Eppure il diritto al cibo è riconosciuto da oltre settant’anni come uno dei diritti umani fondamentali.

Il diritto al cibo

Circa un miliardo di persone non ha a disposizione quantità e qualità di cibo adeguate, ma il numero è in continua aumento a causa delle crisi sanitarie ed economiche che si stanno alternando in questi anni. Ed è scandaloso che dall’altra parte ci sia un aumento anche dello spreco dei beni alimentari e addirittura delle malattie legate al sovrappeso ed all’obesità.

Ci sono quindi degli evidenti problemi non solo a livello di produzione, ma soprattutto a livello di distribuzione delle risorse alimentari. Uno squilibrio inaccettabile, frutto di strategie politiche ed economiche errate e dannose. È urgente trovare nuovi modelli che possano garantire il diritto al cibo, aiutando le persone più svantaggiate e valorizzando i territori.

La necessità di relazioni finanziarie diverse

Un altro fattore su cui la campagna di sensibilizzazione Cibo per tutti vuole portare l’attenzione è rappresentato dall’enorme peso della finanza sulle crisi che colpiscono il pianeta. Il contesto attuale è questo: nel mondo ci sono poche grandi banche, con il potere finanziario che è concentrato nelle mani di pochissimi soggetti.

L’operato di questi soggetti, spesso rischioso e con ottiche speculative, ha importanti effetti a cascata anche sulle imprese, sui lavoratori e sui cittadini. Nei Paesi del Sud del mondo questi rischi sono ancor più evidenti: le conseguenze della speculazione finanziaria coinvolgono i prezzi dei generi alimentari, che salgono alle stelle. In più, con la crisi si sono ridotti anche gli aiuti provenienti dai paesi più ricchi.

Anche su questo piano è necessario attivarsi bene ed in fretta. Le relazioni finanziarie devono basarsi su principi etici e bisogna trovare delle alternative agli attuali meccanismi di regolazione. L’obiettivo della campagna Cibo per tutti e delle iniziative correlate è proprio quello di sensibilizzare e spostare l’attenzione verso il sostegno al bene comune.

Serve la pace tra i popoli

Ma non è possibile trovare una soluzione ai problemi della fame e della finanza fuori controllo se non c’è pace tra i popoli. La convivenza pacifica è messa troppo spesso a repentaglio da svariati fattori, tutti responsabili di guerre, disuguaglianza ed instabilità. Questi fattori sono di ordine politico, economico, sociale e pure ambientale.

Se si vuole vivere in un mondo in cui l’accoglienza ed il rispetto la facciano da padroni è obbligatorio rinnovare le attuali relazioni tra i paesi, le comunità e le singole persone. Il tutto passa dal rispetto del pianeta e di ogni suo abitante, con l’attenzione rivolta alla salvaguardia della terra e dei beni comuni, nel segno dell’equità e della democrazia.