Gichero, calla selvatica o Aro: cos’è e dove si trova la pianta del sapone?

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Conosciuta anche con il nome “pan di serpe”, “gigaro”, “pan delle bisce” o “gighero“, questa pianta cilindrica della famiglia delle aracee, ha una forma particolare sia delle foglie che nella struttura della pianta stessa. Scopriamo di più in questo approfondimento.

Cos’è?

È una pianta che anticamente veniva attribuita ad un’usanza di tenere lontani i serpenti, ma dato che questa pianta è fatta a grappoli rossi, ne esiste un’altra di leggenda, cioè che le bisce si cibassero di queste piccole bacche senza però che il veleno su di loro facesse effetto.

Il colore delle foglie poi ricorda molto il colore della pelle di questi rettili.

In piena fioritura poi questi grappoletti emettono calore.

Strutturalmente questa pianta ha il fusto liscio, colorato come le pelli dei serpenti, le foglie sono a forma di lapazi, i frutti cambiano colore, alla nascita sono gialli e diventano rossi quando sono maturi.

Lo scopo di usare questa pianta è puramente medicinale dato che le radici, i grappoli e le foglie sono ricchi di amido.

In estate viene estratta la radice, lavata e tagliata a pezzi per poi essere legata e fatta essiccare all’ombra, pure il frutto quando viene raccolto se ne estrae il succo e poi lasciato a all’ombra.

La radice ha proprietà riscaldanti se messa nel vino, essiccata, tostata e aggiunta al miele aiuta a chi soffre di problemi alle vie respiratorie o anche catarro, si può applicare anche sulle ulcere e riduce i polipi e i tumori.

Il succo che viene estratto è utile per creare medicine per gli occhi per quanti riguarda la vista offuscata; per le foglie esiste una piccola leggenda in cui si racconta che bisogna sfregarsele tra le mani se si viene morsi da una vipera.

Dove si trova la pianta del sapone?

Questa pianta si trova nell’Europa centrale, lungo le coste del Mediterraneo e in Egitto, in quest’ultimo paese però veniva chiamato “Aro”, gli antichi Egizi ritenevano che solo i bulbi fossero importanti e li estraevano in primavera.

Anche a Cipro, vicino alla Grecia, scoprirono che il seme aveva un odore così pungente che il solo odore poteva far star male molti abitanti, scoprirono che aiutano a curare le malattie al petto, se viene sciolto in una bevanda stimola la diuresi. Bevuto con miele e aceto aiuta lo stomaco.

Anche con il latte di pecora sono stati scoperti benefici davvero molto interessanti, dato che aiuta l’intestino irritato.

L’olio estratto dalle radici lo hanno applicato sugli occhi in caso di lacrimazione.

Si scoprì la sua efficacia contro i veleni dei serpenti e molti altri medici lo usarono in molte altre maniere ancora per aiutare i malati di polmonite, dolore alle orecchie, contusioni per le tonsille, il succo aiuta contro le ulcere.