Il caffè: sì a berlo, ma con moderazione

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Compagno di tante colazione, decaffeinato e non, con o senza latte, il caffè rientra praticamente nella dieta quotidiana. Cominciò a diffondersi in Europa, nel Seicento, ed oggi è la bevanda più consumata al mondo (se ne consumano 1,6 miliardi di tazze di caffè al giorno, a livello globale). Ma quanto caffè bisognerebbe bere, effettivamente, nel corso della giornata? Quali sono le sue proprietà benefiche.

Una bevanda “mitica”

Secondo una leggenda araba, sembra che un giorno, Allah (Dio) ordinò all’angelo Gabriele di far bere a Maometto una pozione scura, chiamata Kahweth, perché il Profeta era stato colpito da una malattia del sonno. Egli non solo guarì, ma si ritrovò pieno di energie, riuscendo ad affrontare ben quaranta nemici.

Furono proprio gli arabi, a consumare per primi il caffè, anche se molti emiri lo misero spesso al bando, visti i suoi effetti stimolanti ed eccitanti. In Europa, venne introdotto nel Seicento, dai veneziani, e subito nacquero caffetterie e botteghe che vendevano caffè.

Nel corpo degli anni, si cominciò a preparare il caffè in diverse maniere, da quello turco all’espresso italiano, e nel 1885 venne presentata, all’Esposizione Universale di Parigi, la prima macchina per il caffè espresso.

Le proprietà del caffè, nelle dosi giuste

Come per molti cibi o per altre bevande, gli effetti benefici o dannosi del caffè si presentano a seconda della quantità che se ne consuma. La caffeina (stessa sostanza presente nel tè e nella cioccolata) è un alcaloide che stimola il sistema nervoso centrale, che permette di risvegliare ed accrescere le capacità intellettive, e potenziare la memoria.

E’ un’ottima bevanda anche per l’attività muscolare ed il sistema cardiovascolare, vista la sua azione vasodilatatrice, che produce un aumento della pressione arteriosa.

Come bevanda assunta dopo il pranzo, può favorire la digestione, in quanto secerne l’acido cloridrico, ed aumenta la diuresi, in quanto stimola le funzioni renali.

Non ne andrebbero assunte più di due o tre tazzine al giorno, in quanto un suo eccessivo consumo può provocare insonnia, agitazione, ansia, acidità di stomaco e palpitazioni cardiache.

Chi soffre di problemi legati al sistema cardiocircolatorio, a quello renale o a quello digestivo, dovrebbe cercare di evitarlo il più possibile, sostituendolo con il decaffeinato.

C’è da aggiungere che l’espresso preso al bar, a differenza di quello casalingo, presenta meno caffeina e non è un’impressione che sia più buono: la pressione della macchina del bar, è maggiore della moka, il che fa in modo che il passaggio dell’acqua sia più rapido, e il caffè riesca a mantenere il suo aroma.

Alcuni consigli utili sul caffè

E’ bene non tenere a lungo il caffè nella moka o in qualche altro recipiente di metallo, in quanto si rischia di rovinare il suo gusto, e per riscaldarlo, è meglio utilizzare il metodo a bagnomaria, ma senza portare l’acqua a bagnomaria. Inoltre, con la moka è meglio usare dell’acqua fredda poco calcarea, tenendo alzato il coperchio.

Per esaltare il suo sapore, in alcune occasioni, vi si può aggiungere del liquore, come il cognac o il whisky. Su internet e nei ricettari, si possono trovare anche dei “cocktail” con il caffè.