Metallo delle terre rare: che cos’è l’olmio? Per cosa si usa?

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Ogni elemento che sia in forma gassosa, fisica, oppure veleno è classificava nella tabella degli elementi della tavola atomica, essa contiene tutti gli elementi con le loro sigle per poterle riconoscere in fisica.

Importante è sapere anche che dall’unione di due o più elementi se ne possono formare altri.

Come detto prima, oltre a elementi gassosi, cono presenti anche molti minerali che sono considerati sia preziosi che di poco valore, ma lo stesso utili.

Vediamo cos’è l’olmio e per cosa viene utilizzato.

Che cos’è l’olmio?

Esso è un minerale, quindi si può toccare e maneggiare, nella tavola periodica è classificato nel numero atomico 67, mentre il suo simbolo è Ho.

È un materiale chiamato lantanidi (o anche terre rare) il suo colore è bianco/argento e si può trovare qualche traccia di questo metallo anche nella gadolinite e nella monazite.

È un metallo davvero particolare perché a contatto con l’aria umida e anche temperature molto elevate si ossida e cambia colore, da argento diventa giallastro/arancione, se l’umidità è molto forte diventa anche più rosso.

Questo accade perché in sé possiede proprietà magnetiche molto alte rispetto a qualsiasi altro elemento, e le bande di emissioni di ioni trivalenti agiscono come fosfori (= sostanze che dopo l’esposizione alla luce presenta il fenomeno ottico della fosforescenza e si può anche vedere al buio).

Anche unito con un altro elemento chiamato ittrio produce altri composti molto magnetici, mentre da solo, a temperature inferiori a 19 K (= unità di misura della temperatura) è considerato un ferromagnetico molto forte.

Venne scoperto nel lontano 1878 da due chimici, Jacques-Louis Soret e Mark Delafontaine, inizialmente lo classificarono come “Elemento X”.

Poi un altro chimico che si chiamava Per Teodor Clave, mentre studiava un campione di ossido di erbio, lo separò dai suoi agenti inquinanti ed ebbe due diversi campioni, uno di colore verde e l’altro bruno.

Quello bruno lo chiamò holmia, invece quello verde tulia, che poi vennero cambiati in ossido di olmio (holmia) e ossido di tulio (tulia)

Per cosa si usa?

Date le sue grandi proprietà magnetiche, viene usato per produrre campi magnetici molto forti e artificiali, oltre a essere utilizzato per creare granati di ittrio e ferro, anche per la realizzazione del laser a microonde è molto utile.

Riesce inoltre ad assorbire molto facilmente i neutroni, anche nel settore nucleare viene usato per produrre reattori nucleari.

In campo medico il laser a olmio viene utilizzato soprattutto in urologia per poter eliminare adenomi prostratici senza alcuna incisione cutanea, e anche per una veloce rimozione dei calcoli renali.

Lo si può trovare anche nei vetri colorati, soprattutto in quelli gialli, e anche in altri oggetti come computer quantistici e anche come supporto di memora compatto, oltre che lo si può anche usare per produrre rilevatori di oggetti basati su segnali vibrazionali contro i missili a ricerca di calore a raggi infrarossi.