Una felce dalle belle foglie: ecco per quali problemi si usa la Capelvenere

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Piantina curiosa, talmente particolare che le sue foglie si muovono ad uno spostamento dato dalla mano. Gli antichi pensavano che fossero i delicati e morbidi capelli di Venere e da essa, da questa splendida dea, che appunto ha preso il nome: i Capelvenere.

Essa appartiene ad una felce che si usa per adornare il giardino oppure da tenere in casa o sul balcone, meglio in vaso per poterla spostare se fuori fa troppo freddo o troppo caldo. Purtroppo è una pianta che ha bisogno di un clima ideale e di una forte attenzione al terreno. Basta molto poco per vederla appassire o seccare.

Come tenere il capelvenere?

La felce e in modo particolare la Capelvenere trascorre molto tempo della sua vita come gemme sotterranee. Le sue foglie o fronde non arrivano a grandi altezze, appena 40 cm ed ha il busto delle fronde come le foglie leggere, delicate, simili a batuffoli di seta.

Quando è adulta diventa più ricadente proprio perché le fronde non riescono a rimanere irte, quindi si ha una pianta molto carina, ma che è simile ad un piccolo salice piangente.

La sua particolare delicatezza la porta ad avere realmente delle difficoltà di coltivazione. Ha bisogno di una umidità che rimane costante per almeno 10 mesi all’anno. Tant’è che i luoghi ombreggiati sono i luoghi migliori per questa pianta. Vicino a laghetti o pozzi, dove ci sono delle falde acquifere che permettono di avere appunto una umidità costante, si potrà tenere questa Capelvenere.

Attenzione ai posti soleggiati

Il luogo umido e fresco, ombreggiato e con poca luce, sono appunto i luoghi che riescono a garantire una buona coltura e vita della Capelvenere. Quando ci sono delle foglie gialline oppure di altra colorazione, non naturale della felce, quindi non verde, è una spia di allarme.

Probabilmente c’è troppa luce o la pianta riceve troppi raggi di Sole, però è anche indice di un’eccessiva poca esposizione, cioè non riceve affatto luce del Sole. Vediamo che quindi è una pianta che già a livello di adattamento deve avere un equilibrio. L’esposizione al Sole non deve essere né eccessiva e nemmeno poca.

Poca acqua, ma regolare

Il terreno ideale deve essere ricco di Sali minerali e possibilmente con dell’argilla espansa. Non richiede molta acqua, ma il segreto è mantenere sempre il terreno umido in modo che proprio l’umidità possa essere presente attorno alla pianta.

Un’irrigazione a idrocoltura vi aiuterà a mantenere viva e rigogliosa questa felce. Per il resto la Capelvenere non richiede altre attenzioni.