Negli ultimi anni, l’atteggiamento degli italiani verso il risparmio e gli investimenti è cambiato profondamente. La crescente instabilità economica internazionale, unita all’aumento dell’inflazione e alla volatilità dei mercati, ha spinto famiglie e investitori a ripensare radicalmente il proprio approccio finanziario. Una recente analisi condotta da Luca Spinelli consulente finanziario di Monza di consulente-finanziario.org conferma come gli italiani abbiano mostrato un atteggiamento sempre più orientato alla cautela, anche se nuove forme di investimento iniziano a prendere piede.
La trasformazione in atto nella mentalità degli italiani ha diverse origini. Da un lato, c’è una maggiore consapevolezza dei rischi connessi agli strumenti finanziari tradizionali; dall’altro, però, emerge chiaramente una crescente curiosità verso prodotti finanziari innovativi, spesso percepiti come più adatti a fronteggiare i rischi attuali e futuri.
Cambiamento nelle abitudini di risparmio degli italiani
La crisi economica iniziata con la pandemia del 2020 ha accentuato le preoccupazioni già presenti tra i risparmiatori italiani. La paura di nuove emergenze ha infatti portato a una crescita significativa della liquidità detenuta nei conti correnti. Secondo recenti dati di Banca d’Italia, negli ultimi tre anni i depositi liquidi hanno raggiunto livelli record, sfiorando oltre 1.800 miliardi di euro.
La scelta di mantenere risorse liquide, sebbene considerata sicura nel breve periodo, sta tuttavia avendo effetti negativi sull’effettivo potere d’acquisto dei risparmiatori. Con un’inflazione che, anche se in calo rispetto ai picchi del 2022, si mantiene su livelli superiori al 2%, il valore reale delle somme depositate in banca continua infatti a diminuire.
Il ruolo dell’inflazione nelle scelte finanziarie
L’inflazione rimane una delle preoccupazioni principali che guidano le decisioni finanziarie delle famiglie italiane. Se negli anni precedenti al 2020 il tasso d’inflazione era molto basso, permettendo agli italiani di tenere liquidità senza particolari timori di erosione del capitale, oggi lo scenario è radicalmente cambiato. L’inflazione ha rapidamente trasformato le abitudini finanziarie, incoraggiando una crescente attenzione verso strumenti finanziari in grado di proteggere o incrementare il valore reale del risparmio.
A questa crescente esigenza stanno cercando di rispondere istituti bancari e intermediari finanziari con nuovi prodotti, sia garantiti che non garantiti, che promettono rendimenti legati all’inflazione o investimenti indicizzati.
Nuove tendenze negli investimenti: focus su ESG e digitalizzazione
Parallelamente alla prudenza, si sta diffondendo un forte interesse verso nuovi trend di investimento, specialmente quelli legati ai criteri ESG (Environmental, Social and Governance). Gli investitori italiani, particolarmente attenti a temi come la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale, si stanno sempre più orientando verso fondi di investimento e prodotti finanziari che rispondono a criteri di sostenibilità certificata.
Gli investimenti ESG: moda o necessità?
Se inizialmente potevano apparire solo come una moda passeggera, oggi gli investimenti ESG rappresentano una parte significativa delle nuove scelte finanziarie degli italiani. Secondo le rilevazioni di Assogestioni, la raccolta netta dei fondi sostenibili ha continuato a crescere con percentuali superiori al 20% annuo dal 2021 al 2024.
Le ragioni di questa crescita risiedono nella maggiore consapevolezza e responsabilità dei risparmiatori, ma anche nella fiducia crescente che tali investimenti possano garantire performance di medio-lungo periodo superiori a quelle tradizionali.
Digitalizzazione e fintech: i risparmiatori guardano al futuro
Un’altra tendenza emergente riguarda gli investimenti legati al fintech e ai servizi finanziari digitali. Le nuove generazioni di risparmiatori, in particolare Millennials e Generazione Z, si affidano sempre più a piattaforme digitali e app per gestire il proprio denaro e scegliere strumenti di investimento. Questa nuova modalità di accesso ai servizi finanziari sta cambiando radicalmente la percezione stessa del mercato finanziario italiano, tradizionalmente ancorato a rapporti di fiducia personale.
Investimenti immobiliari: sempre una certezza?
Il mercato immobiliare, da sempre considerato una certezza per i risparmiatori italiani, sta attraversando una fase particolarmente interessante. Dopo anni di stagnazione o lenta ripresa, oggi sembra essere in corso una nuova crescita, guidata soprattutto da investimenti in grandi città e località turistiche.
Tuttavia, l’aumento dei tassi di interesse degli ultimi mesi ha reso più complesso l’accesso al credito, rallentando in parte la domanda. Questo scenario ha creato una dinamica biforcata: da una parte chi dispone di liquidità sufficiente continua a guardare agli immobili come a un porto sicuro, dall’altra parte una fascia crescente della popolazione è costretta a rinunciare all’acquisto o a optare per soluzioni alternative.
Il futuro della previdenza complementare
Un altro fronte cruciale nel panorama finanziario italiano è la previdenza complementare, sempre più essenziale in un contesto in cui il sistema pensionistico pubblico mostra evidenti segni di difficoltà strutturale. Cresce quindi la domanda di soluzioni previdenziali private e fondi pensione complementari.
Secondo gli ultimi dati Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), il numero di italiani che aderiscono a forme di previdenza integrativa è in costante aumento, ma resta tuttavia ancora relativamente basso rispetto ad altri paesi europei. Un gap che il sistema italiano dovrà colmare rapidamente nei prossimi anni.
Educazione finanziaria: la sfida decisiva
Alla base di tutte queste dinamiche c’è però un tema cruciale: l’educazione finanziaria degli italiani. Nonostante gli sforzi recenti e le campagne promosse dal Governo e da istituzioni private, l’Italia rimane ancora indietro rispetto a molte altre economie avanzate.
Secondo un recente rapporto OCSE, meno del 40% degli italiani possiede un livello sufficiente di alfabetizzazione finanziaria. Un dato preoccupante che spiega, almeno in parte, la difficoltà di molti risparmiatori a orientarsi tra i numerosi strumenti finanziari disponibili e la loro tendenza a preferire soluzioni a basso rischio ma poco remunerative.
Una maggiore diffusione di conoscenze finanziarie potrebbe quindi essere il vero motore di un cambiamento profondo e duraturo nelle scelte degli italiani.
La sfida dei prossimi anni
Le scelte di investimento e risparmio degli italiani continueranno inevitabilmente a essere influenzate da molteplici fattori: inflazione, digitalizzazione, sostenibilità e sicurezza previdenziale saranno solo alcune delle sfide che attendono risparmiatori e istituzioni finanziarie.
La partita per il futuro finanziario degli italiani è appena cominciata e richiederà sforzi coordinati tra istituzioni, operatori finanziari e, soprattutto, risparmiatori sempre più consapevoli.