L’autobiografia è un racconto in cui si narra la propria storia. Si tratta di un libro con pagine di carta o un e-book (un testo digitale) in cui si descrive la vita vissuta. Chiunque può redigere la propria autobiografia se sente di dover condividere il proprio percorso con gli altri o con un se stesso del futuro, basta seguire alcuni accorgimenti per renderla professionale e appetibile per la pubblicazione.
Perché scrivere un’autobiografia
Di solito sugli scaffali delle librerie o in rete si trovano le autobiografie di persone influenti o famose che hanno un seguito di fans ed estimatori. Ultimamente, però, si stanno diffondendo moltissime storie, che sono diventate anche dei casi letterari, di persone comuni che raccontando le proprie vicende hanno appassionato milioni di lettori. Ognuno, infatti, ha una vita unica che potrebbe essere narrata e condivisa per diffondere:
- Un messaggio di solidarietà per chi sta vivendo un periodo difficile.
- Una storia di speranza, per dare forza a qualcuno che ha alle spalle un passato simile.
- Un insegnamento o una rinascita.
Non si è mai troppo giovani o vecchi per scrivere la propria autobiografia, ogni persona, infatti, nelle varie fasi della vita si può raccontare il vissuto e le esperienze sia come memorie personali, per rileggerle in futuro, o per condividere la narrazione con gli altri, che siano parenti o sconosciuti.
Consigli per scrivere un’autobiografia
Scrivere sulla propria vita è più facile rispetto che raccontare una storia accaduta a qualcun altro. Questo succede perché ognuno ha vissuto in prima persona gli attimi che descrive, quindi avrà una sensibilità maggiore in tal senso. Prima di iniziare la stesura bisogna conoscere alcuni aspetti tipici dell’autobiografia:
- Si tratta di un testo scritto rigorosamente in prima persona (io).
- È una sorta di diario ma non è necessaria l’apposizione di una data e di una formula di apertura (ad esempio “Caro diario”) e di chiusura.
- Si può decidere se scrivere al presente o al passato, introducendo anche flashback di varia lunghezza.
Per rendersi conto dello stile che si desidera adottare un buon consiglio è quello di leggere moltissimi esempi. Si suol dire che per imparare a scrivere bene bisogna leggere tantissimo e ciò è del tutto vero. In questo caso meglio approfondire l’ambito delle autobiografie, sul mercato ce ne sono tantissime di personaggi più vari, si tratta di: attori, figure appartenenti alla storia, sportivi, youtubers, bambini prodigio e tanto altro.
Quando si scrive bisogna sapere che lo si sta facendo per gli altri quindi il testo, oltre che contenere le proprie emozioni, deve essere chiaro per chi legge. Si possono fare delle piccole omissioni ma durante la storia bisognerà cercare di fare chiarezza quanto più possibile su tutti gli aspetti oscuri, altrimenti la narrazione non risulterà comprensibile. Se non si è abituati a scrivere il consiglio è quello di usare un programma di videoscrittura che:
- Segnala e corregge in automatico eventuali errori.
- Impagina in modo professionale il testo, facilitando anche la divisione in capitoli.
- Dà consigli sulla struttura dei periodi.
- Corregge il tempo dei verbi.
- Evidenzia le ripetizioni.
Si tratta di tutti aspetti che aiutano a confezionare la propria autobiografia nella forma migliore per la fruizione.
Si potrebbe iniziare a scrivere a capofitto senza organizzazione ma questo non è ciò che fanno gli scrittori professionisti; essi schematizzano le proprie idee creando degli elenchi dove evidenziano, anche in maniera molto generica, i nuclei di cui si vorrà parlare. Ad esempio nell’età della giovinezza si potrà approfondire un’esperienza scolastica, un’amicizia o un ricordo particolarmente importante, nell’età della maturazione si potrà dedicare dello spazio a un amore, un contratto lavorativo e così via. In questo modo si riuscirà a trattare più organicamente ogni tematica e se si vorrà, solo in seguito, si organizzerà la storia non cronologicamente.