Animali molto lenti: quali sono? Perché camminano piano?

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Madre natura ha creato la vegetazione e il mondo animale perfetto nelle sue particolarità e nell’equilibrio che essi riescono ad avere per coesistere. Ci sono predatori e prede, come anche seminatori ed erbivori, tante diversità e curiosità.

Gli animali sono poi o veloci o lentissimi, ma realmente molto lenti. Mai chiesto quali sono quest’ultimi e perché vanno tanto piano? La risposta vi stupirà.

Animali molto lenti e curiosità

Qual è il primo animale lento che vi viene in mente? Il bradipo o la lumaca. In effetti essi sono proverbiali per la loro lentezza, ma ne poniamo 9 in elenco, famosi per essere gli animali più lenti al mondo. Troviamo:

  • Bradipo
  • Lumaca
  • Tartaruga di terra
  • Koala
  • Lamantino
  • Cavallucci marini
  • Panda
  • Ghiro
  • Opossum

Li abbiamo posizionati anche nella giusta scaletta di lentezza. Il bradipo è al primo posto. I suoi movimenti sono lentissimi anche quando mangia o afferra qualcosa. Però il suo sguardo è fisso, vigile poiché sono quasi ciechi, e con un’intelligenza svelta. Lo si definisce un essere empatico poiché è in grado di capire chi o cosa ha di fronte e reagire di conseguenza.

Lentezza: arma di difesa, com’è possibile?

Quasi tutti gli animali lenti, che sono posti in elenco, si muovono piano perché il loro istinto di sopravvivenza lo impone. Infatti i predatori sono attratti dal movimento. Carpiscono la preda quando essa si muove a velocità normale oppure corre. Sintetizzando vediamo che la lentezza permette un’ottima mimetica che sfugge ad aquile, giaguari o ai lupi. Quando si è immobili si riescono a sentire gli odori di eventuali predatori vicini. Inoltre il proprio odore che emanano, si confonde con l’habitat poiché, i predatori, non riescono a vedere alcun movimento e quindi si abituano a questo “profumo di preda” che diventa pare dell’ambiente.

Risparmio energia per il peso

Gli animali molto lenti lo fanno perché, nel corso della loro esistenza, hanno stimolato un organismo che li riesce a far sopravvivere nell’habitat in cui vivono. Il bradipo, ad esempio, è un animale preistorico che vive sul nostro pianeta da circa 60 milioni di anni. Questo vuol dire che esso è sopravvissuto ai tanti cambiamenti.

I suoi movimenti flemmatici permettono all’organismo di non spendere energie. La sua alimentazione, estremamente povera, lo conduce spesso anche a lunghi periodi di digiuno. Dunque per risparmiare energia vitale, si muove piano, piano. Possiamo dire che coloro che sono in grado di avere energia vitale, nonostante non mangino, siano oggi gli animali più resistenti all’estinzione.