Formazione avvocatura: dopo quanto si può aprire un proprio studio? Quanto costa?

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La professione di avvocato è una delle attività più interessanti in questo momento, ma che richiede anni ed anni di studio, compreso un buon praticantato. La concorrenza è altissima, sembra che ci siano più avvocati che infermieri, quindi ritagliarsi il proprio posticino nel mercato è difficile.

Gli studi legali richiedono poi una certa esperienza per avere affidare a dei nuovi assunti delle cause. D’altra parte vediamo che poi coloro che sono appena usciti dalle Università si ritrovano a dover fare delle esperienze lavorative pari alle mansioni da segretario. Purtroppo, a causa di una grande concorrenza, ecco che allora ci si ritrova ad essere sottopagati.

Per coloro che si ritengono più intraprendenti c’è la terza opzione vale a dire quella di aprire un proprio studio legale, ma cosa si fa?

Come registrare la nuova società

La buona notizia è che tutti coloro che hanno conseguito la laurea e chiesto l’abilitazione all’albo e quindi sono iscritti, possono aprire una propria attività legale.

Gli step da seguire sono quelli di registrare la nuova società, cioè la propria attività, all’Agenzia delle Entrate. Passaggio fondamentale poiché è necessario avere una partita Iva che identifichi il proprio lavoro. Si ha poi un’iscrizione al Registro delle Imprese presso la camera di Commercio.

Continuando nelle pratiche di apertura dello studio legale è necessario un’iscrizione presso la Cassa Nazionale di previdenza e assistenza forense. Questo passaggio è importante perché ci sarà la richiesta dei contributi previdenziali.

Per il locale o sede fisica dello studio legale, è necessario che il locale sia adibito ad uso ufficio oppure a locale commerciale. In poche parole deve essere adibito all’entrata del pubblico e quindi rispettare tutte le norme che sono attualmente in vigore.

Costi dell’apertura di uno studio legale

Le spese per aprire uno studio legale interessano per lo più i documenti da fare e i bolli da versare. Si parte da un minimo di 100 euro per arrivare ad un massimo di 500 euro. La variazione dei costi dipende dal tipo di studio legale e poi da quali sono le richieste dei bolli. Insomma è bene che chiediate ad un commercialista che possa seguire tutte le pratiche.

Conviene aprire uno studio legale

Arriviamo ad un’altra preoccupazione che hanno tanti giovanissimi che iniziano a inserirsi nel mondo del lavoro aver preso la laurea, cioè: conviene aprire uno studio legale? Ricordiamo che per essere un libero professionista, oltre al versamento in autonomia dei contributi, è necessario avere un’assicurazione.

Considerando che oggi si ricorre sempre più spesso all’uso della legge per far rispettare i propri diritti possiamo dire che c’è un buon mercato, dall’altro lato preventivamente almeno un paio di anni per iniziare ad avere una cerchia di clientela.