Sono simili al coyote: qual è l’habitat degli sciacalli? Di cosa si nutrono?

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Il coyote è un animale diventato famoso con il cartone animato di “beep, beep”, ma che è estremizzato nel disegno e alle volte sembra anche sciocco, alle volte considerato uno “sciacallo”. Sono due animali diversi e quest’ultimo è un essere stupendo, con alcune caratteristiche particolari nel mantello e con un’intelligenza acuta. Diverso dal suo parente stretto, lo sciacallo.

Tra le curiosità dello sciacallo, di cui vogliamo parlare, ritroviamo quella che in tanti, nel territorio dove essi appartengono, lo fanno rientrare in un “lupo-volpe”, cioè un cane selvatico, ma con un’intelligenza fine.

Caratteristiche degli sciacalli

Gli sciacalli sono animali “urlatori”. I persiani li definivano come voci della terra, ma in realtà essi urlano soltanto di notte, come i lupi, oppure durante gli amori. In effetti esso appartiene alla famiglia dei lupi, ma ha un mantello e una conformazione diversa. Muso affilato, come una volpe. Testa più piccola rispetto al corpo e orecchio “ovali” e dritte. Il corpo è molto grande, rispetto alle zampe e al cranio. Ha una dentatura robusta e vigorosa, in grado di staccare la pelle dalle carcasse di animali morti da giorni. Zampe sottili, agili e lunghe. Cosa tozza, ma folta.

Sono dei predatori e considerati gli spazzini degli spazi aperti. Grazie alla loro alimentazione sono in grado di mangiare carcasse di animali che potrebbero dar luogo a infezioni oppure ad altre malattie. Gli sciacalli sono animali notturni, specialmente attivi all’alba.

Quali sono l’habitat degli sciacalli

Esistono molte tipologie di sciacalli, la prima rappresentazione è quella del Dio egiziano di Anubi. Infatti erano considerati animali sacri, perfino se portatori e rappresentati della morte.

Il territorio in cui possiamo trovare gli sciacalli è l’Africa. Qui esistono tante varietà e ci sono migliaia di esemplati. Nel Nordafrica e nelle savane sahariane, gli sciacalli fanno parte della fauna locale. Li ritroviamo poi nella parte del sud oriente, in modo particolare in India, e nell’Europa meridionale.

Di cosa si nutrono questi “lupi” volpini?

I “lupi” volpini, cioè gli sciacalli di cui stiamo parlando, hanno una particolare alimentazione. Essi sono predatori che di solito attaccano piccoli animali notturni, tra cui roditori, topi, lepri, rettili, rane, pesci e insetti. All’alba sono in grado di catturare gazzelle giovani e inesperte. Sono ottimi pescatori ed è per questo che di notte li possiamo vedere a bordo di specchi di fiumi o laghi.

Mangiano anche uccelli caduti a terra o uova che sono presenti nel terreno. Naturalmente, in periodi di siccità, mangiano carogne, vale a dire carcasse di animali morti. Come accennato, lo sciacallo appartiene alla categoria animale “considerata” spazzina. Grazie a loro non ci sono epidemie e diffusioni di malattie che nascono da animali deceduti.