La cessione del quinto di Poste Italiane: come si richiede e vantaggi

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La cessione del quinto è una tipologia di finanziamento molto comune, destinato a pensionati e a chiunque abbia un contratto da dipendente a tempo indeterminato, sia esso pubblico o privato. Deve il nome alla peculiarità che ne caratterizza il rimborso, che avviene attraverso la cessione, appunto, di una quota che non può eccedere un quinto dell’emolumento percepito in busta paga. Inoltre, per quanto concerne le richieste di cessione del quinto effettuate da dipendenti privati, è bene precisare che, la società datrice di lavoro deve avere un rating alto, quindi rispondere a requisiti di solidità aziendale e avere un numero di dipendenti che sia superiore alle sedici unità.

Richiedere una cessione del quinto Bancoposta

Fatte queste dovute premesse, chiunque risponda ai requisiti richiesti, può richiedere con semplicità una cessione del quinto Bancoposta, un prodotto che, a discrezione del cliente, può essere erogato sul conto Bancoposta, su quello di un qualsiasi altro istituto bancario o inviato tramite assegno postale vidimato, qualora il richiedente non sia in possesso di un conto.

Ottenerla, naturalmente, è molto semplice: basta prenotare un appuntamento in uno degli uffici postali e presentare una documentazione che annoveri, oltre ai documenti di identità, il codice fiscale, la tessera sanitaria, le due buste paga più recenti e l’ultimo Cud.

Come viene calcolata la rata

Come accade per questo genere di servizi accessori, anche in una cessione del quinto Bancoposta, l’importo finanziabile dipende dall’entità dello stipendio percepito dal richiedente o dalla pensione erogata dall’ente previdenziale.

La restituzione ha una durata che oscilla tra i 36 e i 120 mesi e varia in base all’ammontare totale della richiesta e della rata trattenibile mensilmente. Inoltre, per ogni cessione del quinto erogata, Poste Italiane Spa si fa carico dei costi della copertura assicurativa, in modo da tutelare il richiedente dal rischio di perdita dell’impiego o da eventuale decesso.

I vantaggi di una cessione del quinto

La cessione del quinto Bancoposta, in linea con questo genere di finanziamenti, si distingue da un prestito personale per una serie di caratteristiche. Quella più evidente è che la cessione non necessita di un giustificativo di spesa, ciò vuol dire che la somma richiesta può essere erogata per qualsiasi esigenza, anche di semplice liquidità; in casi di prestito, invece, ciò non avviene, poiché, al momento della richiesta, il sottoscrittore è tenuto a fornire delle motivazioni, presentando un preventivo.

La seconda differenza consiste nel fatto che, se per un prestito è fondamentale che sia fatta provvista per pagare ogni rata, sia essa con addebito su conto corrente o rimborso tramite bollettino, per la cessione del quinto ciò non è necessario, poiché la rata è trattenuta direttamente in busta paga e lo stipendio viene erogato al netto di essa.

Perché scegliere una cessione del quinto Bancoposta

Ottenere prestito personale richiede una procedura più complicata rispetto a quella necessaria per una cessione del quinto Bancoposta. Per concedere il primo, infatti, è necessario condurre delle valutazioni sulla situazione debitoria del richiedente, poiché, in presenza di altri finanziamenti, la somma delle rate non deve eccedere un certo ammontare stabilito dalla società erogante.

In caso di una cessione del quinto, invece, ciò non accade, poiché, anche nei casi in cui vi siano altri finanziamenti in corso, la rata è trattenuta a monte. Per tutte queste ragioni, questo genere di prodotto può risultare piuttosto vantaggioso anche per coloro che abbiano già prestiti in corso: una cessione del quinto consente infatti di estinguere quanto dovuto e, anziché sostenere il peso di più rate, pagarne un’unica mensile; questa procedura è nota come consolidamento debiti ed è spesso utilizzata anche per avere ulteriore liquidità.

Chi può richiederla

La cessione del quinto è un finanziamento ottenibile anche da chi abbia avuto segnalazioni in centrale rischi e che quindi, risultando cattivo pagatore, non potrebbe accedere a prestiti personali. Per quanto riguarda invece l’età del richiedente, il limite anagrafico è fissato a 65 anni alla scadenza del piano di ammortamento, mentre il servizio di anzianità massima è pari a 42 anni per gli uomini e 41 per le donne, con comprovato superamento del periodo di prova da almeno 90 giorni.