Yayoi Kusama: chi è, biografia e opere

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L’arte non è qualcosa che si impara, il più delle volte è qualcosa che ci completa. Per questo è di difficile interpretazione. Solo che quando l’arte riesce a mettere d’accordo sensazioni, idee e argomenti di tante persone, non può non essere amata.

Questo è il caso dell’artista Yayoi Kusama, pittrice giapponese, nata nel 1929. Le sue opere, ancora oggi, sono fonte di ammirazione e discussione. Sicuramente gli utenti che sono amanti delle nuove arti e anche della storia culturale artistica, conosceranno questo personaggio. Per tutti coloro che sono solo curiosi possiamo dire che la Yayoi Kusama è stata amata proprio per le sue estrosità, per le sue diversità e anche per la totale indipendenza di pensiero.

Yayoi Kusama, la sua vita

Parliamo della vita di Yayoi Kusama, anche per conoscerla meglio. Nata nel 1929, la Yayoi Kusama, si appassiona immediatamente all’arte e nel 1958 decide di trasferirsi a New York. Una scelta temeraria per le donne dell’epoca, specialmente in una realtà come quella giapponese. Nello stesso anno crea le sue prime opere Infinity Net, una tela di oltre 10 metri di lunghezza. Un esempio di come alle volte l’arte è qualcosa di geniale e non ha dei confini obbligatori da rispettare.

Negli anni avvenire si dedica sempre ad opere che fanno riferimento al sesso e a provocazioni molto hard. Da qui la sua carriera decolla e la fa conoscere in ambito mondiale. Nel 1993 giunge in Italia con una creazione di soli specchi e qualche zucca. Diciamo che l’arte di Yayoi Kusama era molto interpretativa e per tutti non era bella, ma solo molto eccentrica.

Nonostante la sua carriera l’abbia fatta poi apprezzare al mondo, la sua vita è stata particolarmente difficile. Venne internata in diversi istituti psichiatrici. Alla fine, fu lei stessa a decidere un “temporaneo” soggiorno in un istituto psichiatrico. Forse, proprio come i grandi artisti, l’arte parte direttamente dalla sofferenza.

Arte, silenzio e passione

Un pensiero realmente molto particolare, per quanto riguarda le opere che da sempre ispirano gli uomini, l’arte è silenzio e passione. Tramite opere, disegni, sculture, scritti e via dicendo, ecco che si riesce a parlare anche se si rimane in silenzio.

La Yayoi Kusama non era una grande oratrice e non amava spiegare quale fosse l’ispirazione o il significato delle su opere. Ogni uno poteva vederci ciò che vuole, ma questo aumentava la curiosità del suo personaggio. In fondo la Pop Art, che ha avuto tanti e diversi interpreti, spesso era più un pensiero di tendenza che qualcosa di profondo.

Le opere di artista mai dimenticata

Tra le opere più famose di Yayoi Kusama troviamo l’opera “senza titolo”, del 1939. Un disegno a matita che usava e interpretava a suo modo i pois. Nel 1953 troviamo la tela “Pesce”, che venne molto discussa poiché era un miscuglio di tonalità scure senza un senso definito, ma che piaceva.

La fotografia “Aggregation”, del 1963 fa notare un’evoluzione dell’artista Yayoi Kusama, concentrandosi su una serie di immagini falliche e scene osé. In seguito le sue opere divennero delle tele in movimento e scenografie con personaggi che palesavano come “l’arte fosse solo momenti contemporanei”.