La fobia si manifesta come una paura intensa in grado di alterare la percezione della realtà che si presenta in risposta ad uno stimolo. Tale manifestazione emotiva appare del tutto spropositata, indirizzata verso un oggetto oppure un animale, che non rappresenta un reale pericolo imminente.
Le fobie sono state trattate a livello psicopatologico a partire dal 1700, spesso associate alle paure di fronte a demoni e presenze immaginarie. Ma come si presentano le fobie e quali trattamenti si rendono più efficaci? Cerchiamo di approfondire l’argomento all’interno dei paragrafi successivi.
Caratteristiche del disturbo
Le fobie sono state descritte in passato a partire dal 1700, associate da Benjamin Rush al timore e alla paura di minacce irreali come i demoni. La fobia si presenta come una paura intensa e generalmente ingiustificata, rivolta verso animali e oggetti. Lo stimolo che provoca l’insorgere della fobia viene chiamato trigger, in grado di concentrarsi su una determinata situazione, animale, oggetto, luogo. La reazione di paura scatenata dalla fobia o dalle diverse fobie si dimostra esagerata e del tutto irreale, ma concreta a livello delle percezioni personali.
Nei confronti dello stimolo fobico le reazioni si associano al terrore e all’ansia, portando il soggetto a evitare qualsiasi situazione in grado di scatenare ansie e paure. Gli stimoli variano a seconda delle fobie specifiche, arrivando ad interessare anche alcuni alimenti in relazione al loro colore. In questo caso il soggetti tende ad eliminare dalla propria dieta gli alimenti associati al colore ‘minaccioso’ responsabile dello stimolo fobico.
Tra i sintomi correlati alla fobia si trovano: vertigini, disfunzioni urinarie, tachicardia, disfunzioni gastriche, tremolii, sudorazione eccessiva, sensazione di soffocamento, dissenteria, nausea. Negli episodi di fobia più accentuata il soggetto può arrivare a veri e propri svenimenti in presenza della situazione scatenante, ma anche più semplicemente all’idea della stessa. Chi soffre di fobie specifiche tende quindi ad evitare tutti gli eventi ad esse correlate, innescando un meccanismo psicologico negativo.
Diagnosi e trattamenti
La fobia comporta una serie di valutazioni specifiche come la durata dei sintomi superiore ai 6 mesi, la valutazione dell’elemento fobico, il disagio e la compromissione dei rapporti sociali. A livello medico si cerca quindi di individuare il disturbo specifico responsabile della fobia, pianificando una psicoterapia cognitivo-comportamentale. I trattamenti più sfruttati prevedono un’esposizione graduale agli stimoli responsabili della fobia.
Oltre alla terapia psicologica, a trattamento dei disturbi, vengono prescritte anche tecniche di rilassamento. Le fobie non possono essere trattate senza un supporto psicologico mirato, volto a risolvere progressivamente gli stati di malessere.